Francesca Longo
29 maggio 2009 di Redazione
Francesca Longo

FRANCESCA LONGO È un vulcano. Avete presente quando idee, progetti, storie, pensieri, parole sembrano zampillare con assoluta semplicità ed immediatezza? Ecco Francesca Longo è tutto questo: un torrente di acqua fresca, briosa, instancabile e combattiva. Giornalista e scrittrice, ma soprattutto – come lei stessa precisa – madre di due ragazze, di ventidue e diciannove anni. Ha collaborato e ancora collabora da free lance con numerosissime testate, scrive testi per la radio e la televisione e produce cortometraggi. Come scrittrice ha pubblicato per Baldini, Castoldi & Dalai dei manuali imperdibili per ogni genitore: Come sopravvivere con un’adolescente in casa, Mamma sei sempre una sòla, Mia madre che non vuole invecchiare, Non gioco più. Da alcuni anni la sua penna ha saputo raccontare anche gli adolescenti con dapprima Ti sequestro la prof (EL Editore), che ha per protagonista i ragazzi di una terza B di liceo. A cui è seguito In gita di distruzione, uscito proprio quest’anno. Per i più piccoli ha invece pubblicato il bellissimo In vacanza con il nonno di cui – ci assicura – uscirà a breve anche la versione al femminile: In vacanza con la nonna. Per par condicio. «Questa è un’anticipazione assoluta» dice ridendo «perché ancora il libro non l’ho scritto ma è decisamente nei programmi. Quindi conto a breve di realizzarlo. Anche perché mi è stato ripetutamente richiesto.» Nel tuo magma di attività è in arrivo un’altra novità a brevissimo, giusto? «Si tratta del mio primo romanzo, non per ragazzi ma per adulti. Scorrere nella corrente sarà il titolo. È la storia di una menopausa erotica. Ma non svelo di più. La copertina è bellissima. Mi ha commosso profondamente e dice tutto del libro.» Come è scrivere storie di adolescenti e per adolescenti? «È un’esperienza travolgente. Scrivere per i ragazzi implica un lavoro di recupero della propria memoria. Insegna all’adulto a togliersi dal ruolo genitoriale per entrare in contatto con le emozioni dei giovani che in fondo sono identiche a quelle vissute da ciascuno di noi a quell’età. È un modo straordinario per recuperare la propria adolescenza. È fare un viaggio nel tempo e scoprire le mille stratificazioni del vissuto di ciascuno di noi. Tutto è presente ma a volte, proprio presi da ruolo di genitori, ce ne dimentichiamo. » Come sei riuscita ad entrare in sintonia con il linguaggio dei ragazzini di oggi? «“Usando” tutti gli amici delle mie figlie. Osservando, assorbendo da loro modi di dire e atteggiamenti solo così sono riuscita a dare corpo ad una serie di tipi che ho poi necessariamente caricato per dare loro un’identità precisa e riconoscibile fin dalle prime pagine per dare vita ad un romanzo corale. Alcuni amici delle mie figlie mi hanno poi aiutato a correggere il linguaggio, per renderlo davvero vicino a loro. E la cosa che mi ha più toccata in occasione di un incontro con i ragazzi è stato il commento: “Finalmente qualcuno che parla di noi come persone normali.” Basta con i mostri o i casi estremi. I ragazzi hanno bisogno e voglia di identificarsi in storie in cui ritrovano le loro vite, le loro esperienze di tutti i giorni.» Come ti sequestro la prof è stato poi seguito da In gita di distruzione, arriveranno nuovi romanzi dedicati ai ragazzi? «Si, nel primo libro ho voluto affrontare il grande tema della costruzione dell’amicizia, nel secondo, In gita di distruzione, quello della legalità che ritengo fondamentale nella formazione di un giovane. Il terzo libro sarà dedicato alla maturità. Un momento di passaggio essenziale nella vita di un giovane adulto. L’esame è il simbolo della capacità di ognuno di saper affrontare la paura e il dolore.» E per i più piccoli? «E’ da pochissimo uscito E’ arrivato un fratellino (Emme Edizioni n.d.r) che affronta il tema della gelosia mentre a breve uscirà una storia per i giovani lettori dai 7 anni che racconta di un bambino che non ha mai visto la campagna ed è assolutamente convinto che i fagioli nascano nelle scatole. » Come è nato il racconto In vacanza con il nonno (Einaudi Ragazzi n.d.r)? «È un libro che si è costruito in un certo senso da solo. Spesso pensiamo che i desideri dei bambini siano complicati e irrealizzabili mentre in realtà ciò che vorrebbero sono le cose più semplici e vere. Parlando con molti bambini è venuto fuori così il loro desiderio di condividere esperienze e tempo con i nonni. I nonni sono una figura rassicurante, presente senza i sensi di colpa di molti genitori e verso i quali i bambini nutrono molto rispetto. Poi ci ho messo dentro altre storie sentite ed ascoltate di nonni forti, presenti, che non invecchiano mai, almeno nello spirito. Ed il racconto nella forma definitiva si è creato da solo. » C’è un libro che vorresti scrivere? «Assolutamente si! Il libro che ho nel cuore e che voglio scrivere si intitolerebbe Pampero ed affronterà il rapporto dei giovani con l’alcool. Questa è una storia a cui tengo davvero molto che conto di realizzare quanto prima. » Insomma, come è vivere con un’adolescente in casa? «Bellissimo. Se si riesce a ridere e a non drammatizzare mai. » A cura di Laura Ogna 29 maggio 2009 FOR KIDS Tutti i diritti riservati FOR KIDS testata registrata presso il Tribunale di Milano N° registrazione 468 del 11/07/2006

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