Tonino Guerra
1 luglio 2008 di Redazione
Tonino Guerra

TONINO GUERRA riscrive l’Odissea A 87 anni il poeta di Amarcord ha riscritto il capolavoro di Omero con un estro e una musicalità tutta romagnola: L’Odissea con testo in romagnolo-italiano (19,50 €) riproposta poi anche in italiano (17 €), entrambi i libri sono pubblicati da Bracciali Editore. Sono nati così otto canti in cui si naviga tra le pagine dedicate a Polifemo, il canto di Circe, quello delle Sirene o di Penelope. Tonino Guerra, nato a Sant’Arcangelo, nell’entroterra romagnolo, dopo una straordinaria carriera di sceneggiatore con registi come Federico Fellini, con il quale ha ricevuto l’Oscar per Amarcord, Michelangelo Antonioni, Monicelli, Bellocchio, i fratelli Taviani e molti altri, racconta ora non il viaggio di Ulisse, ma il viaggio con Ulisse. Come è nata l’idea di questo libro? «E’ stata un’idea dell’editore Mario Bracciali alla quale mi sono subito appassionato. Su quella barca, con Ulisse, ci sono anch’io. L’Odissea è uno dei libri fondamentali che sta nella mia memoria anche se in fondo tutti i miei libri sono stati dei racconti di viaggio. Con questo ultimo lavoro ho scelto di indossare i panni di un Ulisse pieno di debolezze, umanamente fragile, che rimane incantato per il canto degli uccelli o quello della pioggia.» Un libro adatto sia ad un pubblico di adulti che di ragazzi. «Penso che il libro sia molto indicato ai giovani» dice il maestro di Sant’Arcangelo «che oggi non hanno più ideali, sono distratti dalla modernità che sta cancellando la fantasia. Io ho cercato di riavvicinarli all’immaginazione evocando e ritrovando la forza di un’antica curiosità, perché la fantasia è legata alla memoria del passato. Il rispetto per il passato è essenziale.» Grazie a quest’opera si scopre inoltre un’altra sua dote: la sua abilità come pittore. Il volume è, infatti, illustrato e reinterpretato da lei. «Ho sempre dipinto, fin da giovane. Ora che vivo in montagna e mi sono allontanato dal lavoro di sceneggiatore ho più tempo per dedicarmi a questa antica passione Alcune immagini sono nate precedentemente al progetto di riscrivere alcuni canti dell’Odissea e quasi con stupore poi mi sono reso conto che combaciavano, ne raccontavano alcuni stralci, davano colore ed espressione alle debolezze di oggi. Altre illustrazioni le ho invece create man mano che scrivevo il libro.» Come mai ha scritto il libro prima in dialetto romagnolo per tradurlo poi successivamente in italiano? «Non poteva che nascere in dialetto questo libro, perché nel dialetto le parole sono più sudate, hanno una povertà piena di ricchezza e sentimento, raccontano con una maggiore intensità l’uomo che è eroe ed è al tempo stesso fragile.» A cura di Laura Ogna luglio 2008 FOR KIDS testata registrata presso il Tribunale di Milano N° registrazione 468 del 11/07/2006

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