TOBIA E L’ANGELO
5 maggio 2007 di Redazione
TOBIA E L’ANGELO Autore: Susanna Tamaro
Editore: Salani
Illustrazioni:
Anno: 2007
Collana:
Prezzo di copertina: €11,00 Età di lettura. Dai 10 anni
Età di lettura:

Ci sarebbero molti spunti possibili da cui iniziare a parlare dell’ultimo libro di Susanna Tamaro, a partire dal titolo. Chi scrive è stato però colpito in particolare da come, nella storia, ci si sofferma a riflettere sui “linguaggi” da cui siamo circondati quotidianamente: dalle molteplici voci degli oggetti (naturali e non) che incontriamo tutti i giorni, alle parole degli uomini, soprattutto quelle dei grandi. Martina, 8 anni, la protagonista del libro, è “portatrice”, suo malgrado, di questa sensibilità nei confronti dei linguaggi, così che è in grado di definirne con grande lucidità e disarmante chiarezza, per esempio, il linguaggio dei grandi, che lei chiama “linguaggio immondizia”: “Lì si buttavano tutte le cose inutili, le cose sciocche, le cose cattive che non si riusciva a mettere da nessun’ altra parte. Quando chiudeva gli occhi e cercava di immaginarlo, Martina vedeva quel linguaggio come un nastro, un nastro che si srotolava per chilometri e per anni, un nastro-immondizia nel quale lei da sempre viveva avvolta. Quel nastro, con il trascorrere del tempo, era diventato pesante come un tappeto da cerimonia, soffocante come le spire di un boa constrictor. Su quel nastro erano incise tutte le frasi che si possono dire soltanto tra le pareti di casa, le frasi scappate, le frasi-rabbia, le frasi-calci, le frasi di tutti i giorni.” Martina vive con i suoi genitori, che litigano in continuazione e sembrano avere perso i sogni della gioventù, annullati da una realtà misera e insoddisfacente; la sua giornata è quindi costellata da parole di quel linguaggio immondizia, che lei chiama parole-termiti, parole-scorpione, parole-ragno, perché pungono, fanno male, oppure ti avvolgono dentro come una ragnatela. A scuola, poi, deve lottare con le parole-confusione: “parole che sembravano importanti e invece non volevano dire proprio niente. Almeno per i suoi pensieri. Martina aveva tante domande in testa, e a quelle domande nessuna delle parole-confusione era in grado di rispondere.” C’è però qualcuno, nella sua vita, che sa parlare in un altro modo, che sa usare “parole chiave”, che invece di chiudere le porte, le sanno aprire, parole che “andavano sempre avanti esplorando l’aria, cambiando una cosa in un’altra. Parole- chiave e parole-coperta, parole tiepide sotto le quali addormentarsi quieti come i nanetti coccolati da Biancaneve”: è il nonno, che passa a trovarla regolarmente per aiutarla a fare i compiti, e che la porta a spasso facendole scoprire le voci della natura; un adulto che ha il coraggio di cercare di rispondere alle sue domande, con sincerità e anche tanta poesia, e che le dà una speranza per il futuro. Ma un brutto giorno il nonno non si presenta a casa, e non dà sue notizie per parecchio tempo. Martina si sente completamente abbandonata, sola, e dopo l’ennesima violenta lite tra i suoi genitori, decide di uscire di casa per andare a cercare il suo destino: inizia così un viaggio a tratti doloroso e a tratti illuminante, che porta la bambina, tra le varie avventure, ad incontrare il suo angelo custode. Ma non serve credere agli angeli e al disegno del Creatore che viene citato nel libro, per rimanere incantati da questa storia e seguire affascinati lo svolgersi della vicenda. Basta saper credere ancora un po’ nelle fiabe, quelle a lieto fine, e a “quella forza che tiene caldo il cuore, (…) la forza dell’amore”. E Tobia, il Tobia del titolo cosa c’entra in tutto questo, se Martina è la protagonista? Al lettore il piacere di scoprirlo. TOBIA E L’ANGELO Autore: Susanna Tamaro, Editore: Salani, Anno: 2007 Prezzo: 11,00 euro. età di lettura. Dai 10 anni A cura di Zirca

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Un commento  
Liliana ha scritto:
8 gennaio 2018 alle 17:22

Ciao sono Liliana trovo questo libro molto interessante

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